
Di Roland Barnes.
Che cosa pensereste di due genitori che, dopo aver dato alla luce un figlio, lo abbandonassero a provvedere a se stesso? Sarebbe una mossa disastrosa per il bambino e i genitori sarebbero colpevoli di abbandono di minore. Che cosa fa Gesù con i suoi neonati figli spirituali? Questa è, almeno in parte, l’essenza e il significato dell’appartenenza formale alla chiesa. Coloro che sono scelti dal Padre, acquistati dal Figlio e rinati per opera dello Spirito Santo non sono lasciati ad affrontare da soli il mondo, la carne e il diavolo.
Gesù prende i suoi figli neonati che sono stati battezzati nella chiesa invisibile dallo Spirito Santo e li battezza nella chiesa visibile nel sacramento del battesimo con l’acqua. Attraverso questo battesimo, Gesù incorpora i nuovi credenti e i figli dei credenti nella chiesa visibile. Quando una persona è battezzata con l’acqua nel nome del Dio uno e trino, entra a fare formalmente parte della chiesa visibile all’interno della quale è accudita e nutrita spiritualmente.
Sono convinto che una delle ragioni per le quali non si fa tesoro dell’appartenenza formale alla chiesa come si dovrebbe è che questa non è vista come un mezzo tramite il quale il buon Pastore si prende cura e provvede alle sue pecore. La chiesa è il suo gregge: egli ha dato la sua vita per le sue pecore, le ha acquistate al prezzo del proprio sangue e non le lascia su questa terra a provvedere a se stesse, separatamente e individualmente.
La confessione di fede di Westminster afferma: «Il battesimo è un sacramento del nuovo testamento, ordinato da Gesù Cristo…per la solenne ammissione della persona battezzata nella chiesa visibile» (28.1).
Se qualcuno volesse domandare dov’è che troviamo l’appartenenza formale alla chiesa nella Bibbia, la risposta è nella pratica del battesimo con l’acqua. Nel Nuovo Testamento, quando una persona crede è battezzata e tramite il suo battesimo entra a fare formalmente parte della chiesa visibile, sotto l’autorità e la tutela di guide che fanno da pastori. Questo è il modo in cui Gesù si prende cura della sua chiesa sulla terra. Quelle tremila anime che furono battezzate il giorno di Pentecoste entrarono a fare formalmente parte della chiesa di Gerusalemme sotto la tutela degli apostoli.
In molti non vedono la connessione tra il battesimo e l’appartenenza formale alla chiesa e così non vedono nemmeno l’importanza della supervisione e della tutela che sono stabilite quando una persone è battezzata ed entra a fare formalmente parte della chiesa. Senza l’appartenenza formale alla chiesa, è impossibile per una guida della chiesa determinare di quali delle pecore di Cristo sia responsabile.
Pietro esorta gli anziani della chiesa in 1 Pietro 5:2-3 dicendo: «Pascete il gregge di Dio che è fra voi, sorvegliandolo…e non come signoreggiando su coloro che vi sono affidati».
Il buon Pastore ha affidato le sue pecore alla responsabilità e alla tutela di certi anziani che fungono da suoi sotto-pastori. Non vi è dubbio che gli apostoli sapessero quali pecore Cristo aveva affidato alla loro supervisione, ma senza l’appartenenza formale alla chiesa tramite il battesimo gli apostoli non avrebbero saputo chi apparteneva a Gesù e di chi erano responsabili. Senza l’appartenenza formale alla chiesa, le pecore non possono sapere chi siano i pastori che devono seguire e ai quali devono obbedire.
L’autore di Ebrei esorta i credenti: «Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano sulle anime vostre, come chi ha da renderne conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando, perché ciò non vi sarebbe di alcun vantaggio» (13:17).
Quando entriamo a fare parte della chiesa invisibile o spirituale, siamo «riscossi dalla potestà delle tenebre e…trasportati nel regno del suo amato Figlio» (Colossesi 1:13). Per i credenti, l’appartenenza alla chiesa visibile o fisica sulla terra corrisponde all’appartenenza alla chiesa invisibile o spirituale. Non vi è privilegio più grande per l’uomo sulla terra.
Essere trasportati dal mondo (un dominio di morte, tenebre e dannazione) nella chiesa (un dominio di vita, luce e amore redentore) è la più grande benedizione data all’uomo su questa terra. È nella chiesa visibile che Gesù ci fornisce un’abbondante provvista dei mezzi della nostra crescita spirituale: la Parola, i sacramenti, la preghiera, la comunione, la disciplina e via dicendo.
Di fatto, la pratica della disciplina ecclesiastica dà per scontato il concetto dell’appartenenza formale a un corpo visibile locale. In Matteo 18:17, Gesù parla di un credente impenitente quando dice: «Se poi rifiuta di ascoltarli, dillo alla chiesa; e se rifiuta anche di ascoltare la chiesa, sia per te come il pagano e il pubblicano».
Si dà per scontato che la persona sia in comunione con Gesù e la sua chiesa, ma se non si ravvede va rimossa dalla comunione della chiesa. Di certo era così che la vedeva Paolo quando rimosse l’uomo impenitente in 1 Corinzi 5:2, dicendo di toglierlo di mezzo alla chiesa. Se non vi è nessuna appartenenza formale, l’idea di rimuovere qualcuno dalla chiesa è priva di significato.
Rimuovere qualcuno dalla chiesa ha senso soltanto se tale persona era un membro formale del popolo di Dio, unito a Cristo e al suo corpo da un legame di tipo pattizio. L’apostolo Paolo afferma in Romani 12:5: «Così noi, che siamo molti, siamo un medesimo corpo in Cristo, e ciascuno siamo membra l’uno dell’altro».
L’appartenenza al corpo di Cristo è il risultato dell’unione con Cristo. Tramite il battesimo dello Spirito Santo (una realtà spirituale interiore e invisibile) i credenti sono uniti a Gesù e diventano parte della sua chiesa universale; tramite il battesimo con l’acqua (un segno materiale esteriore e visibile) i credenti e i loro figli sono innestati nella chiesa visibile sotto la tutela degli anziani. L’appartenenza formale alla chiesa ha tutto a che vedere con la cura e la responsabilità spirituale; è la benedizione di appartenere alla sposa di Cristo e il beneficio della sua supervisione pastorale.
È nella chiesa che la signoria di Cristo trova la sua manifestazione più chiara quando i membri si riuniscono la domenica, presentano le loro decime e offerte, usano i loro doni spirituali per servirsi gli uni gli altri e proclamano il suo Vangelo in tutto il mondo.
Fonte:
Church Membership, Copyright 2020, da Roland Barnes. Ligonier Ministries.
Con permesso tradotto da A.P.