
di Sinclair B. Ferguson
Se le persone potessero vedere la nuvoletta che si materializza sopra la mia testa ogni volta che qualcuno mi dice: «Dio mi ha detto», essa reciterebbe: «Che cosa intendi esattamente?». Con queste parole, infatti, si intendono spesso delle cose assai diverse e penso che la prima cosa che vogliamo dire è che Dio ci parla attraverso la sua Parola e che sono le Scritture stesse a esprimersi in questi termini. Ad esempio, in Ebrei 12, l’autore di Ebrei cita Proverbi 3, ma lo cita al tempo presente: nelle Scritture Dio si rivolge a noi. Così in questo senso, quando comprendiamo correttamente le Scritture, possiamo dire: «Dio ci sta parlando attraverso le Scritture».
Poi penso che a volte le persone dicano: «Dio mi ha detto» quando in realtà stanno parlando di un’applicazione della Scrittura. Non si tratta di qualcosa che Dio dice direttamente, ma di fatto gli sembra che è come se Dio glielo stesse dicendo, o perché ci hanno riflettuto, o perché si rendono istintivamente conto che si tratta di un’implicazione di qualcosa che è detto chiaramente nella Scrittura.
La cosa che non manca mai di preoccuparmi è quando ciò di cui le persone stanno parlando non ha in realtà niente a che fare con le Scritture, quando stanno parlando di quello che pensano sia di fatto Dio che parla indipendentemente dalla Scrittura e a quel punto diventa assai difficile discutere con loro di quella cosa. Dicono: «Dio mi ha detto di fare questa cosa» e se gli chiedete come fanno a sapere che Dio gli ha detto di fare quella cosa, la loro risposta non ha assolutamente niente a che fare con il chiaro insegnamento della Scrittura o una sua chiara applicazione. Questo è un fenomeno che ha turbato i cristiani in ogni epoca.
È a quel punto che cerco sempre di dire: «Sai, se Dio non lo dice nella sua Parola, o chiaramente o per implicazione, è meglio che tu faccia molta attenzione ad attribuire a Dio un pensiero che ti è passato per la testa. Ci sono delle persone che attribuiscono tali pensieri a Dio unicamente perché gli sopravvengono inaspettatamente, senza rendersi conto che ogni sorta di pensieri sopravvengono inaspettatamente. Per questo è sempre meglio attenersi alla Scrittura e crescere in essa fino a sviluppare di fatto degli istinti».
John Newton ha un modo assai grazioso di esprimere questa verità quando dice che alla fine, quando la vostra mente è satura di Scrittura, svilupperete il tipo di istinti che consentono a un pianista di suonare il pianoforte senza fermarsi e pensare a dove mettere le dita e questo perché tutto il vostro modo di pensare passa attraverso gli occhiali che sono prescritti dalla Scrittura. Così sono sempre assai circospetto quando qualcuno mi dice: «Dio mi ha detto di fare questa cosa» e chiedo sempre: «Dimmi com’è successo».
Fonte:
How does God speak to Christians? Copyright 2020, da Sinclair B. Ferguson. Ligonier Ministries.
Con permesso tradotto da A.P.