
Da James Fraser di Brea.
I titoli di giornale sono sempre pieni delle conseguenze di parole avventate. Qualcuno ha detto, inviato o postato qualcosa che adesso gli si ritorce contro. I politici sono costretti a rimangiarsi le loro parole con mille scuse, mentre altri sono svergognati per opinioni che hanno avuto in passato. La lingua è certamente la parte più pericolosa del nostro corpo: «Morte e vita sono in potere della lingua» (Proverbi 18:21). Le parole possono decidere le sorti di vite, rapporti e chiese, e il confine tra informazione, diceria e calunnia è labile. Nessuno è in grado di domare la lingua – eccetto Dio, per la sua grazia.
James Fraser di Brea aveva sviluppato alcune brevi e utili regole per cercare di domare la lingua per grazia di Dio. Nelle sue parole:
“Ho scoperto grazie alla Scrittura e all’esperienza quanto sia importante che facciamo attenzione alle nostre lingue. Si tratta della cosa con la quale possiamo fare il maggiore bene o male agli altri, e influenza tutto il corpo. La religione è evidente soprattutto nel tenere a freno la nostra lingua (Giacomo 1:26). Queste sono alcune regole che mi sono dato per l’uso delle mie parole:
1. Parla senza peccare
Non peccare con le tue parole: ad esempio, evita di mentire, imprecare, maledire, sgridare e spettegolare. Non dire niente che disonori Dio o faccia un torto al tuo prossimo (Salmo 34:13).
2. Parla per edificare
Non dire parole oziose che non giovano o edificano, come frivolezze, sciocchezze e buffonerie:
ma il tuo parlare sia sempre con grazia, condito con sale (Efesini 5:4; Matteo 12:36).
3. Parla poco
Non parlare molto; sii parsimonioso con le tue parole e «lento a parlare» (Giacomo 1:19). «Nelle molte parole non manca la colpa» (Proverbi 10:19).
4. Parla con calma
Parla con sobrietà sia in quello che dici sia in come lo dici. Ci è detto che la prostituta è «turbolenta e provocante» (Proverbi 7:11) e che alcuni «proferiscono cose oltremodo gonfie» (Giuda 16): questo è il contrario di Cristo, la cui voce non si fa udire «per le piazze» (Matteo 12:19). Uno spirito tranquillo e mansueto è calmo a parole; parlare in modo chiassoso, irruente e agitato dimostra un cuore orgoglioso, disordinato e non mortificato.
5. Parla senza fretta
Non parlare avventatamente o precipitosamente. Non essere frettoloso nel parlare: pensa bene prima di parlare e non dire tutto quello che pensi. «Il cuore del giusto medita come deve rispondere» (Proverbi 15:28).
6. Parla con riverenza
Parla con gravità, con riverenza e serietà soprattutto quando parli di cose spirituali. Cristo parlava «come uno che ha autorità» (Matteo 7:29); quello che diciamo e come lo diciamo dovrebbe rivelare che siamo «stati con Gesù» (Atti 4:13). Non essere superficiale o sconsiderato.
7. Parla con fede
«Io ho creduto, perciò ho parlato» (2 Corinzi 4:13; Salmo 116:10). È sbagliato parlare di cose che non conosciamo o crediamo. Le cose di cui non siamo certi non sono qualcosa di cui parlare: dovremmo annunciare «quello che abbiamo visto e udito» (1 Giovanni 1:3).
8. Parla con uno spirito di preghiera
Mentre parliamo, sarebbe bene alzare lo sguardo a Dio in cuor nostro attraverso la preghiera dicendo «Signore, perdonami» come se avessimo parlato a sproposito. Quando ti tocca parlare prega: «Signore, apri le mie labbra e aiutami a sapere cosa dire e a parlare al tempo giusto». Cerca la benedizione di Dio: «Signore, benedici quello che dico al mio prossimo». Questo è quello che faceva Neemia (2:4).
9. Parla con sapienza
Parla con sapienza e in un modo adatto al momento, alle persone e allo scopo che ti sei prefissato: questo è ciò che la Scrittura intende con “parlare al tempo giusto”. «La parola di Cristo abiti in voi copiosamente, in ogni sapienza, istruendovi ed esortandovi gli uni gli altri» (Colossesi 3:16).
10. Parla con timore
Sarebbe bene mettere sempre un freno alla bocca così che non si lasci scappare nessuna parola senza permesso (Salmo 39:1). Erano gli empi a dire: «Le nostre labbra ci appartengono; chi è signore sopra di noi?» (Salmo 12:4). Come è possibile mangiare senza timore, così è possibile parlare senza timore.”
11. Parla con gentilezza
Non parlare delle colpe del tuo prossimo, anche se è vero. Non dobbiamo calunniare con la nostra lingua (Salmo 15:3). Mostra le sue colpe direttamente al tuo prossimo, non agli altri.
12. Parla senza lodarti
Non parlare di te o del tuo valore: lascia che sia un altro a farlo e non la tua bocca, direttamente o indirettamente (Proverbi 27:2), e che siano le tue azioni (piuttosto che le tue labbra) a lodarti. Un cuore orgoglioso va a caccia della stima degli altri parlando delle proprie azioni.
(Ho aggiunto queste ultime due cose perché è qui che i cristiani spesso sbagliano).
James Fraser di Brea (1639-1698) era originario di Black Isle nel Ross-shire. Fu imprigionato sull’isola di Bass Rock per la sua predicazione “illegale” all’aperto ma sopravvisse al periodo di persecuzione.
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Fonte: Twelve Ways to Tame the Tongue, da James Fraser di Brea (adattato), febbraio 2018.
Tradotto da A.P.