
Di Rev. William Shishko.
Cosa rende una chiesa “protestante” diversa da una chiesa “cattolica romana” o da una sinagoga ebraica? Tutte e tre affrontano argomenti che riguardano Dio, l’eternità e come vivere al tempo presente; ma cosa rende una chiesa protestante diversa? Tenete a mente che non tutte le chiese protestanti sono uguali, molte infatti si sono allontanate dai principi più fondamentali del protestantesimo; di seguito considereremo, tuttavia, tre elementi di fede caratteristici che hanno contraddistinto storicamente le vere chiese protestanti.
1. In primo luogo, una chiesa protestante vera si impegna risolutamente a valorizzare la suprema autorità delle Scritture in tutti gli aspetti della fede e della vita. In accordo con l’apostolo Paolo (II Timoteo 3:16-17), i protestanti veri vedono “ogni Scrittura” come “ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona”.
È vero che la natura mostra chiaramente l’opera di Dio e che tutte le persone conoscono il vero Dio mediante la percezione dell’impronta del Creatore in tutte le sfaccettature dell’universo (cf. Salmi 19 e Romani 1:19-20). Ciononostante, questa conoscenza è insufficiente a spiegare la volontà di Dio per il suo popolo. L’alba, per esempio, di certo manifesta il glorioso potere di Dio; ma non dà istruzioni su come educare un bambino! Per questo motivo, Dio il Creatore parlò a quelle persone che aveva creato: siccome l’uomo è l’immagine di Dio, il quale è Signore sia della lingua che delle parole dell’uomo, Dio può perfettamente parlare all’uomo utilizzando un linguaggio umano. Per centinaia di anni Dio parlò tramite gli strumenti da lui scelti (vale a dire i profeti e gli apostoli) e le sue parole furono conservate nel libro che oggi chiamiamo “Bibbia”. La Bibbia è data alla chiesa per dirigerla in tutti gli aspetti della fede e della vita. Certamente non è l’unico libro che dobbiamo leggere, ma, siccome è la Parola di Dio, è l’autorità suprema in tutte le questioni che tratta.
Questo significa che in una chiesa veramente protestante la predicazione è un aspetto primario. Un ministro protestante prende sul serio il fatto di essere un pastore e un maestro. Egli spiega la Parola di Dio, sia dall’Antico Testamento sia dal Nuovo. Egli applica le Scritture alle vite dei suoi ascoltatori. Egli presenta il messaggio della Bibbia come una chiara direttiva di Dio per il mondo odierno. Un ministro che esprime la sua opinione dal pulpito (per quanto ben formulata o consona) non è un vero ministro protestante. Il protestantesimo non fa della Bibbia un idolo, ma prende con massima serietà le Scritture come la Parola di Dio, annunziata in verità. Le chiese protestanti (le vere chiese protestanti!) credono nelle Scritture, le proclamano, le insegnano e faticano per vederle messe in pratica nelle famiglie cristiane, come anche nella chiesa stessa. Una descrizione del protestantesimo storico non può consistere in nulla di meno.
2. In secondo luogo, una chiesa protestante vera crede e insegna che una persona è dichiarata giusta davanti a Dio mediante la fede solo in Gesù Cristo. La Scrittura insegna (e la società lo dimostra continuamente) che le persone non sono buone e obbedienti di natura, ma cattive e disobbedienti. Il genere umano, a causa del peccato, è sotto l’ira e la maledizione di un Dio santo che non terrà il colpevole per innocente. Ovviamente dobbiamo chiederci: “Come può una persona, quindi, essere giusta davanti a Dio?”. Rendendo la domanda in una forma più personale: “Come posso io, che ho offeso il mio Creatore disobbedendogli, stare di fronte a lui nel giorno del giudizio?”. Così come un giorno affronterai sicuramente la morte, allo stesso modo fronteggerai il Dio che ti ha fatto e che ti ha preservato durante la tua vita terrena. Il protestantesimo grida, per così dire, la risposta a questo critico dilemma! La richiesta di perfezione fu soddisfatta da Dio stesso nella persona di Gesù Cristo. L’incommensurabile maledizione per i peccati del popolo di Cristo fu assorbita nel corpo di Gesù stesso nel suo accettare il salario del peccato mediante la sua morte sulla croce. Allo stesso tempo Gesù offrì in modo perfetto un corpo e un’anima senza macchia in sacrificio a suo Padre. Mediante la risurrezione di Cristo, Dio ha scagionato Gesù e ha dichiarato il suo sacrificio come sostituzione accettabile per coloro che non avrebbero mai potuto essere giusti in se stessi.
In che modo, dunque, la Parola di Dio fa sì che una persona sia dichiarata giusta (ossia giustificata) davanti al Dio perfettamente giusto del cielo e della terra? Attraverso la fede solamente in Gesù Cristo come Redentore e Signore. “Poiché in esso [il Vangelo] la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede” (Romani 1:17). Le chiese protestanti esortano i loro ascoltatori (i quali sono tutti peccatori!) ad abbandonare i loro peccati e a rivolgersi al Signore Gesù Cristo, confidando pienamente nel suo sacrificio sulla croce. Come risultato di ciò Dio concede il perdono e tratta coloro che credono “come se non avessero mai peccato”, grazie all’opera di Cristo per loro. Questo è il Vangelo. È veramente la “buona novella” e nelle vere chiese protestanti viene sempre annunciato.
Le chiese protestanti danno certamente importanza alle buone opere, ma non insegnano mai alle persone a confidare in esse come a una via per stare al cospetto di Dio. Questo non è possibile perché infatti perfino le nostre opere migliori sono contaminate dal peccato. La prominenza è data all’opera di redenzione di Cristo, con il risultato che i cristiani sono gioiosi per il perdono completo dei peccati e perché le loro coscienze sono pulite, cosicché possano servire il Dio vivente senza paura. È questa gioia che produce lo zelo per diffondere il messaggio del vangelo ad altri. Tale zelo (che fu anche un segno della chiesa cristiana primitiva descritta nella Scrittura) è una caratteristica delle chiese protestanti che sono fedeli al messaggio del Vangelo.
3. In terzo luogo, una chiesa protestante vera crede nel sacerdozio di tutti i credenti in Gesù Cristo. L’apostolo Pietro descrive la chiesa come: “Una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato” (I Pietro 2:9). I protestanti credono che Gesù Cristo fu il sacerdote supremo e finale, del quale tutti i sacerdoti dell’Antico Testamento furono solo un tipo o raffigurazione. Come l’opera di Gesù sulla croce abolì il sistema di sacrifici dell’Antico Testamento, così la persona di Gesù (ora seduto alla presenza di Dio come mediatore per il suo popolo) elimina la necessità del sistema di sacerdoti dell’Antico Testamento.
Questo significa che le vere chiese protestanti sottolineano che ogni individuo ha accesso a Dio senza alcun sacerdote se non Gesù Cristo. Non abbiamo bisogno che un sacerdote preghi per noi, per esempio, ma possiamo pregare fiduciosamente solamente nel nome (e per i meriti) di Gesù Cristo. Questo comporta, inoltre, che le chiese protestanti pongono l’enfasi sul fatto che ogni singolo cristiano ha l’obbligo di offrire se stesso in una devozione quotidiana a Dio. Come i sacerdoti dell’Antico Testamento dovevano essere sempre puri per il loro servizio, così quelli che ricevono le benedizioni di redenzione di Dio devono presentarsi “in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale” (Romani 12:1). Una chiesa protestante vera ha ministri ordinati, ma non sono sacerdoti con una relazione speciale con Dio. Essi sono parte dell’intero corpo dei cristiani, i quali hanno tutti l’obbligo sacerdotale di vivere delle vite di santità davanti a un Dio santo. Il protestantesimo vero produce vera santità, non solo nei ministri di culto, ma anche in tutti i suoi seguaci.
Noi preferiamo considerare il protestantesimo non come un “ramo” della cristianità, ma proprio come il tronco da cui sono provenuti tutti i rami della fede cristiana storica. Penso che accetterete che queste verità comunemente designate come “protestantesimo” non sono proprietà esclusiva di una branca della cristianità, ma che, piuttosto, formano il substrato di ogni pagina della sacra Scrittura. Il protestantesimo vero è la religione biblica. Esso sfida l’incapacità moderna di conoscere ciò che è vero mediante un autorevole “così dice il Signore”. Esso toglie lo schiacciante peso della colpa dalle spalle di uomini, donne e bambini peccatori attraverso la gioiosa proclamazione della giustizia per fede nella persona di Gesù Cristo, nella sua morte e nella sua risurrezione. Offre un significato e uno scopo a tutti i cristiani rivolgendosi a loro in quanto sacerdoti di Dio in Gesù Cristo. Questo è il protestantesimo vero. Tale è la religione della Bibbia. Noi sosteniamo queste convinzioni e vi incoraggiamo calorosamente a schierarvi con noi in questa espressione della fede che è stata trasmessa ai santi una volta per sempre.
Pastor William Shishko
Fonte: Dal opuscolo, “What is a Protestant Church?”
Con Promesso Tradotto a cura di Simone Ferrari