• Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina
  • Home
  • CONTATTACI
  • CHI SIAMO
  • ARTICOLI
  • Confessioni di fede e catechismi

Risorse Riformate

Un ministero di Chiesa Riformata del Trasimeno

  • Facebook
Ti trovi qui: Home / Conduttori di chiesa / Come deve essere un conduttore di chiesa secondo le Scritture

Come deve essere un conduttore di chiesa secondo le Scritture

di Risorse Riformate

qualifiche per conduttori di chiesa

(I Timoteo 3:1-7; Tito 1:6-9; Atti 6:1-6)

Scarica e stampa il documento (PDF)

Caratteristiche minime:
□ Mantenere un’abitudine regolare e giornaliera di trascorrere del tempo da solo con Dio, nella lettura della Bibbia e nella preghiera.
□ Avere una vita contrassegnata da un’integrità morale e spirituale.
□ Avere una buona reputazione sia tra i credenti che tra i non credenti.
□ Avere una ferma comprensione e convinzione delle verità della fede cristiana come sono rivelate nelle Scritture ed essere capace di insegnarle.
□ Avere la capacità spirituale di discernere e di esporre l’eresia e l’incredulità, e di resistere ai loro attacchi (per i soli  anziani).
□ Avere una famiglia che riflette un’atmosfera di armonia, timore di Dio e genuina ospitalità.

Caratteristiche richieste[1] per un anziano:
([1]Non in maniera perfetta, ma sostanziale; difatti non si può raggiungere la perfezione in tali caratteristiche, le quali devono tuttavia essere presenti in una certa misura negli anziani e devono gradualmente migliorare.)

1. Irreprensibile (I Timoteo 3:2; Tito 1:6).
□ Che non merita alcuna riprensione, a cui non si può muovere il minimo biasimo.
□ Ci si riferisce a tutto l’insieme delle virtù bibliche. Significa comportarsi in modo da non diventare oggetto di critiche, grazie a un’integrità impeccabile, in accordo con i requisiti biblici per la leadership.

2. Sobrio (I Timoteo 3:2; I Tessalonicesi 5:6, 8)
□ Essere una persona equilibrata e mite.
□ Vivere una vita sobria, libera dagli eccessi, senza lasciarsi trascinare dai problemi della vita.
□ Possedere un vero autocontrollo grazie all’opera dello Spirito di Dio (Galati 5; Filippesi 2:13) e a un tipo di saggezza che viene da Dio. (L’idea non è quella di una persona rigorosamente disciplinata, ma piuttosto appropriatamente disciplinata e flessibile nell’uso e nella pratica di tutte le cose per la gloria di Dio).

  a. Autocontrollo che si esprime nella bontà e nella gentilezza
(II Samuele 22:36; Salmo 18:35; I Timoteo 3:2-3).
          □ Il concetto di gentilezza, una qualità molto importante per un conduttore devoto,
consiste nell’essere paziente, mite, ragionevole, cortese e benigno.
          □ Non insistere per fare le cose a modo proprio.
          □ Vedere le persone come esseri sensibili; interagire con esse per come sono e incoraggiarle a migliorare.
          □ Fare attenzione nello scegliere parole ed espressioni così da non offendere senza motivo (Galati 6:1).
Allo stesso tempo non bisogna essere spinti da uno spirito di paura, bensì di verità[2]. ([2]É sbagliato non parlare o agire secondo giustizia per paura d’offendere o di ferire i sentimenti altrui; bisogna fare o dire la cosa giusta nella maniera appropriata (gentile e mansueta), senza timore della reazione degli altri.)             
           □ Mostrare attenzione, affetto e benevolenza verso altri (Efesini 4:2).
           □ Non essere rude, maleducato, brusco, indelicato o critico nella mia comunicazione.
Il conduttore devoto a Dio deve perseguire queste buone qualità (I Timoteo 6:11).
           □ Mettere in pratica il frutto dello Spirito di Dio (Galati 5:22; Filippesi 4:5).

             Ecco alcuni modi tipici in cui bisogna essere biblicamente gentile:

             i. Un uomo veramente gentile.
            □ Essere cordiale.
            □ Essere fermo, ma diplomatico e mansueto perfino nel correggere gli oppositori (Galati 6:1-2; II Timoteo 2:23-25).
            □ Essere cortese e benevolo come Gesù Cristo (Matteo 11:29; Atti 24:4; II Corinzi 10:1; I Tessalonicesi 2:7).
            □ Possedere una saggezza, concessa da Dio, che è biblica e messa in pratica in modo gentile (Giacomo 3:17).

            ii. Gentile, ossia non violento
(I Timoteo 3:3; Tito 1:7).
             □ Non aggredire i propri familiari, né nessun altro.
             □ Non essere incline alla violenza o a scoppi d’ira.
             □ Non usare le parole con asprezza.
             □ Se oltraggiato o ferito, non attaccare verbalmente, non “perdere le staffe” o “dare di matto”; non istigare al litigio; non allontanare le persone a causa di un atteggiamento aggressivo.
              □ Non essere impaziente di esprimere il proprio punto di vista o di averla vinta.
              □ Non essere irritabile o irascibile (Proverbi 3:30; 15:18; 17:14; 20:3; 25:8; 26:17; Filippesi 2:3).

             iii. Gentile, ossia non litigioso
(I Timoteo 3:2-3; II Timoteo 2:14).
□ Dimostrare avversione per i litigi, le discussioni e le dispute.
               □ Pur tenendo presente il punto precedente, bisogna saper discutere nel modo giusto, capendo quando e come.
               □ Non essere compiaciuti nel sopraffare gli altri e prevalere sulle loro idee e credenze; di conseguenza, non bisogna sostenere un rigido dogmatismo o un approccio fortemente offensivo nel relazionarsi con gli altri; non essere polemico (I Timoteo 6:3-5; II Timoteo 2:22-26; Tito 3:9).
                □ Possedere e dimostrare un senso di pace, tranquillità e calma. Adoperarsi per la pace e essere capace di portare calma nelle situazioni turbolente (Ecclesiaste 10:4; Matteo 5:9; Romani 12:18; 14:19; Ebrei 12:14; Giacomo 3:17).

            b. Autocontrollo, ossia non essere avido (I Timoteo 3:3; Tito 1:7).
□ Accumulare denaro o altro non deve essere un’alta priorità nella propria vita.
            □ Avere una vita caratterizzata dalla semplicità e dall’umiltà.
            □ Le priorità che prevalgono nella vita sono quelle celesti (Matteo 6:33).
            □ Ciò che si possiede non riflette una ricerca del comfort né un accumulo esagerato di cose non necessarie.
            □ Avere una ferma convinzione nel resistere a metodi disonesti e loschi per acquisire denaro o altre cose.
            □ Essere libero dall’amore del denaro, in modo particolare poiché può essere spesso una tentazione letale per un leader biblico
(I Timoteo 6:5-10; Atti 20:33; II Timoteo 3:6-7).

            c. Autocontrollo, ossia non iracondo (Tito 1:7; Proverbi 16:32).
            □ Non essere propenso alla rabbia, né eccessivamente passionale.
             □ Non essere irascibile o irritabile.
             □ Non essere permaloso e non offendersi facilmente.
            □ Non essere inavvicinabile o imprevedibile.

            d. Autocontrollo, ossia non dedito a troppo vino (I Timoteo 3:3; Tito 1:7).
            □ Non indulgere nella tentazione del bere; non essere controllato dal vino; non essere un ubriacone o un beone.
            □ Il principio è quello di controllare gli appetiti carnali (Genesi 19; Proverbi 20:1; 23; Ecclesiaste 10:17; Isaia 5:11; 28:1; Luca 21:34; Romani 13:13; Efesini 5:18).

            e. Autocontrollo in tutti gli aspetti del carattere (Tito 1:8).
            □ Possedere padronanza di sé stesso.
             □ Avere controllo sulle proprie passioni e sui propri appetiti.
             □ Non essere pigro, goloso o volgare (Efesini 5:4).
            □ Avere una vita ordinata, che riflette obiettivi e priorità celesti (Matteo 26:41; Atti 24:25; Romani 6:12; I Corinzi 10:12; Giacomo 3:2; I Pietro 5:8; II Pietro 1:5-7).

3. Umile (Luca 14:10; Filippesi 2:3; Tito 1:7; Giacomo 4:10; I Pietro 5:5).
□ Non essere testardo, ostinato, prepotente e arrogante.
□ Non schierarsi rigidamente su qualsiasi cosa si creda e non insistere a fare le cose a modo proprio.
In altre parole i propri principi non devono diventare leggi infrangibili per gli altri (Romani 14).
□ Avere un interesse genuino negli altri e in ciò che dicono e fanno.
□ Non essere concentrato sulla propria apparenza, performance o condizione; non trascurare gli altri.
□ L’umiltà è il prerequisito per essere ammaestrato, per avere un concetto sobrio di sé stesso (Romani 12:3, 10, 16)
e per vedersi come realmente si è al cospetto di Dio. Pregare sempre per crescere in questa qualità.

4. Santo (Levitico 11:45; Luca 1:74-75; II Corinzi 7:1; Tito 1:8; Ebrei 12:14; I Pietro 1:16; II Pietro 3:11).
□ Essere religiosamente e biblicamente devoto e pio.
□ Essere più simile a Gesù Cristo, piuttosto che come la cultura e il mondo.
□ Essere coerente e costante nel vivere il Vangelo, in pubblico e in privato. Mostrare cosa sia una vita ripiena dello Spirito di Cristo.

5. Ospitale (I Timoteo 3:2; 5:10; Tito 1:9; I Pietro 4:9).
□ L’amore di Cristo si manifesta nell’amare il prossimo come sé stesso.
□ Essere genuinamente e visibilmente gentile con gli altri, perfino con degli sconosciuti.
□ Essere generoso, cosa che si mostra nello “avere la porta sempre aperta”. Ciò riflette un Salvatore gentile, compassionevole e accogliente.
□ In quanto conduttore essere un modello e un “battistrada” nell’ospitalità (Romani 12:13; Ebrei 13:2).

6. Giusto (Deuteronomio 16:20; Salmi 82:3; Proverbi 21:3; Isaia 56:1; Romani 13:7; Colossesi 4:1; Tito 1:8).
□ Essere retto ed equo; imparziale e corretto nell’interagire con gli altri.
□ Ricercare la verità nei conflitti o nelle situazioni difficili, dimenticando l’interesse personale; arbitrare i confronti con giustizia;
essere capace di ascoltare entrambe le parti, valutando con onestà.
□ Affermare ciò che è giusto in modo amorevole, ma coraggioso.

7. Amante del bene (Tito 1:8).
□ Amare la virtù, gli uomini devoti e le cose buone; le affezioni devono essere protese verso queste tre cose (oltre che verso il Signore),
piuttosto che essere attirate dai piaceri e dalle gratificazioni di questo mondo.
□ Avere a cuore la santità, l’obbedienza alla Parola di Dio e il mondo a venire.
□ Amare la verità di Dio piuttosto che la posizione, la fama, l’abilità, i beni ecc. che sono tutte cose che passano presto
(I Tessalonicesi 5:21; Ebrei 3:6; 4:14; 10:23; Apocalisse 3:3).

8. Prudente (I Timoteo 3:2; Tito 1:8).
□ Possedere una mente saggia e autocontrollata.
□ Aver sviluppato la capacità di vivere spiritualmente, sapendo applicare gli insegnamenti della Bibbia nelle vicende quotidiane.
□ Essere temperato, controllato non dai propri impulsi, ma dai principi biblici.
□ Essere responsabile, non vivendo guidato dalle emozioni e sensazioni.
□ Vivere riflettendo le priorità bibliche, mostrando di pensare in maniera assennata e facendo le giuste scelte; tutto ciò grazie a una prospettiva biblica della vita.

9. Rispettabile (I Timoteo 3:2).
□ Essere ordinato, ben organizzato e decoroso nel comportamento e nel linguaggio. Il termine rispettabile si può riferire a tre cose:
           – I modi, il galateo e le abitudini personali.
            – La semplicità dello stile di vita, contrapposto all’eccentricità o alla stravaganza.
            – Un riferimento generico a una vita appropriatamente ordinata.
□ Avere dei modi socialmente accettabili, inoffensivi e inappuntabili.
□ Essere attento e saggio nel modo di trattare le donne, nel vestirsi, nell’igiene, nelle abitudini alimentari e nella socievolezza con gli altri.
□ Essere rispettabile come conseguenza del rispettare il proprio prossimo (di ogni età). Essere senza pretese, modesto, con uno stile di vita semplice.

Ulteriori spunti per un’autovalutazione:

A. Vita personale.
□ Soddisfo le qualifiche morali e spirituali di I Timoteo 3 e Tito 1 (in maniera non perfetta, ma sostanziale).
□ Pratico giornalmente la lettura della Bibbia e la preghiera.
□ Temo e amo Dio.
□ Sono serio riguardo all’obbedire a Dio e alla sua Parola.
□ Sto mortificando il peccato e crescendo nella grazia, e ciò è evidente dal fatto che oggi non sono lo stesso di un anno fa, di cinque o di dieci.
□ Sono disponibile e desideroso d’imparare sempre di più sulle verità spirituali e di rafforzare sempre più i miei doni e i miei talenti.
□ Anelo alla grazia, alla verità e alla giustizia.

B. Vita familiare.
□ Nella mia casa aleggia un’atmosfera di armonia, santità e ospitalità.
□ Ho una buona relazione con mia moglie, che è conforme agli standard di Efesini 5:25-28.
Pratico la rinuncia a me stesso, con un amore che serve e onora mia moglie, prendendosene cura.
□ Guido i miei figli con mano ferma, ma amorevole e garbata.
□ Pratico con costanza l’amore e la disciplina biblica con i miei figli (ossia l’istruzione verbale e la correzione corporale).
□ Il mio matrimonio e la vita della mia famiglia sono un modello che può essere raccomandato ad altri.
□ Provvedo una guida spirituale a mia moglie e alla mia famiglia.
□ Mia moglie e i miei figli rispettano e onorano la mia autorità biblica e vi si sottomettono.
□ Mia moglie e i miei figli seguono la mia guida spirituale.
□ Nella mia famiglia si vede un impegno per le priorità spirituali.
□ Mia moglie ha delle priorità spirituali.
□ Anche mia moglie si impegna nella chiesa locale.
□ Mia moglie mi supporta nel mio servizio di anziano.

Priorità, scopi e doveri dell’anziano.

I. Tre immagini del Nuovo Testamento per chiarire la funzione dell’anziano:
□ Essere un padre della famiglia di Dio (Matteo 13:52; I Timoteo 3:5).
□ Essere un pastore del gregge di Dio (Atti 20:28; I Pietro 5:2).
□ Essere un conduttore dell’assemblea di Dio (Ebrei 13:7, 17; I Tessalonicesi 5:12-13).

II. Priorità:

            1) Servire il Signore prima di tutto (Atti 20:19; Galati 1:10; Efesini 6:6-7; Colossesi 3:22-24; I Tessalonicesi 2:4).
                   □ Studiare la Parola di Dio col massimo impegno ed essere devoto nella preghiera (Atti 6:4; 20:20, 27).
                   □ Confrontare l’opposizione, insieme agli altri anziani, con un sano insegnamento (Efesini 4:15).
                   □ Mettersi al servizio della Parola e perciò contribuire a nutrire il gregge di Dio (I Pietro 2:5).

            2) Servire la congregazione:
                   □ Avere la priorità di equipaggiare le persone nella chiesa per il loro servizio (Efesini 4:11-12).
                   □ Mettere in guardia a riguardo delle conseguenze del peccato (Colossesi 1:28-29).
                   □ Armare il popolo di Dio per il combattimento spirituale (II Corinzi 11:13ss.; Efesini 6).

III. Funzioni e doveri:

            1) Essere un esempio per il gregge di Dio (Tito 2:7; Ebrei 13:7; I Pietro 5:3).

Più precisamente bisogna:
              – Essere un esempio di vita devota (I Timoteo 4:6).

Conservarsi giusto davanti a Dio.
                  □ Stando in guardia (Atti 20:28).
                  □ Camminando nello Spirito
(Galati 5:16).
                  □ Crescendo nella grazia e nella conoscenza di Cristo
(II Pietro 3:18).
                  □ Attraverso studio e preghiera attivi e regolari (Atti 6:4: I Timoteo 4:13-16; II Timoteo 2:15).
                  □ Delegando determinati compiti ai diaconi (Atti 6).
                  □ Stando lontano dagli interessi personali(Atti 20:33-35; Rom13:8).

Essere equilibrato, in maniera saggia e biblica.
□ Tenendo la propria casa in ordine (I Timoteo 3:4-5).
                   □ Essendo un buon custode (I Corinzi 4:1-2; 9:17; Col.1:24-25).
                   □ Rendendo propria la Parola di Dio attraverso lo studio (II Timoteo 2:15).
                   □ Sacrificandosi per il Signore (Atti 20:24; 31:13; II Timoteo 4:6; Filippesi 2:17; 3:7-8).

                 – Essere un esempio nella conoscenza e nell’applicazione della dottrina biblica
(I Timoteo 4:16).

            2) Essere un insegnante fedele della Parola di Dio (Marco 6:34b; I Corinzi 12:28, 31; Colossesi 1:28; I Timoteo 3:2; 5:17; Tito 1:9; Giacomo 3:1; Apocalisse 7:17).

            3) In quanto pastore del gregge di Dio
(Atti 20:28; I Pietro 5:1-2):
               – Confortare le pecore e prendersene cura con compassione (Matteo 9:36; Marco 6:.34; Giacomo 5:14).
               – Difenderle attivamente (Giovanni 10:11, 15; Atti 20:28-30; Efesini 4:14; Tito 1:9; Ebrei 13:17).
                   □ Dai nemici esterni (II Corinzi 11:12-15).
                   □ Dai nemici interni (II Timoteo 2:16-18; Giuda 1:12-13).                     

            4) Essere un conduttore timorato di Dio
(I Tessalonicesi 5:12-13; I Timoteo 5:17; Ebrei 13:7, 17):
                □ Mediante un’interpretazione appropriata delle Scritture, applicandole nella vita della chiesa.
                □ Provvedendo all’ordine e al benessere della chiesa.
                □ Usando le chiavi della disciplina biblica, incoraggiando e rimproverando (Matteo 18:15-18).

            5) Eseguire fedelmente i doveri secondo quanto riassunto dall’ordine ecclesiastico della nostra denominazione:
                □ Guidare la chiesa al servizio di Cristo, sia individualmente sia insieme al pastore.
                □ Sorvegliare diligentemente le persone che gli sono affidate per prevenire corruzione dottrinale o morale.
                □ Visitare le persone, specialmente i malati.
                □ Istruire gli ignoranti.
                □ Confortare i sofferenti.
                □ Istruire e salvaguardare i figli del patto.
                □ Pregare con e per le persone.
                □ Preoccuparsi della dottrina e della condotta del ministro della Parola.
                □ Coadiuvare il ministro della Parola nel suo lavoro.


Fonte: Dato a me, come candidato per il ministero quando ho fatto un tiricino nell’OPC nell’anno 2001. M.C.

Tradotto da Simone Ferrari.


[1]Non in maniera perfetta, ma sostanziale; difatti non si può raggiungere la perfezione in tali caratteristiche, le quali devono tuttavia essere presenti in una certa misura negli anziani e devono gradualmente migliorare.

[2]É sbagliato non parlare o agire secondo giustizia per paura d’offendere o di ferire i sentimenti altrui; bisogna fare o dire la cosa giusta nella maniera appropriata (gentile e mansueta), senza timore della reazione degli altri.

(Visited 165 times, 1 visits today)

Archiviato in:Conduttori di chiesa Contrassegnato con: 1 Timoteo 3:1-7, anziano, Atti 6:1-6, caratteristiche, chiesa, conduttori, ecclesiologia, pastore, qualifiche, Tito 1:6-9

Barra laterale primaria

Cerca

Più cercati…

  • Geremia 29:11
  • LA BASE BIBLICA DEL DIACONATO
  • Il catechismo minore di Westminster
  • RICORDATEVI DELLA MOGLIE DI LOT
  • L’armatura di Dio
  • I nostri peccati – le sue compassioni!
  • Lo Spirito di Dio nell’Antico Testamento[1]
  • Gesù nacque veramente da una vergine? 
  • La domanda fondamentale
  • TRE PRINCIPI DEL PROTESTANTESIMO

CATEGORIE

  • AUDIO
  • Battesimo
  • Catechismo
  • Cessazionismo
  • Chiesa
  • Conduttori di chiesa
  • Confessione di Fede – Catechismo
  • Cuore
  • Discepolato
  • Divisione
  • Dottrine fraintese
  • Gesù Cristo
  • Giorno del Signore
  • Giustificazione
  • Il Diaconato
  • Inferno
  • INNI da Cantare
  • L'appartenenza formale alla chiesa
  • La Riforma
  • La vita Cristiana
  • Lo Spirito Santo
  • Matrimonio
  • Patto
  • Predicazione
  • Preghiera
  • Rigenerazione
  • Sacra Scrittura
  • SALMI da Cantare
  • Santificazione
  • Teologia Biblica
  • Testimonianza
  • Vangelo

Recenti

  • Gesù nacque veramente da una vergine? 
  • La progenie di Abrahamo
  • In piedi! Al Dio fedel
  • LA SOMMA DELLA CONOSCENZA SALVIFICA: 
  • L’armatura di Dio

Parole usate

Autorità battesimo BCO bibbia catechismo Catechismo maggiore chiesa Confessione di Fede culto Diacono discepolato dottrina ecclesiologia George Knight III Gesù Gesù Cristo giudizio Giustificazione Inni J.C. Ryle John Newton La Riforma La Riforma Protestante Ligonier Lingua New Horizons Ordinamento ecclesiastico PCA peccato preghiera qualifiche R. C. Sproul sacramenti salmi Salterio Ginevrino salvezza sanctificazione santificazione Sinclair Ferguson Sola Scrittura Spirito Santo TableTalk Magazine Vangelo Vita Cristiana Westminster

Footer

ARTICOLI

Su questo sito trovi gratuitamente diversi articoli che abbiamo utilizzato in passato per il ministero o l’edificazione in generale.

Se fai uso del nostro materiale o lo trovi utile, ti chiediamo soltanto di includere un link a questo sito o di condividerlo con gli altri sui social media.

Clicca qui per leggere i nostri articoli.

GLI STANDARDS DI WESTMINSTER

Gli Standard confessionali di Westminster (la Confessione di Fede e i Catechismi Maggiore e Minore) sono disponibili in italiano in forma integrale.

Clicca qui per leggerli!

Traduzione e pubblicazione a cura della Chiesa Riformata del Trasimeno.

Hai bisogno di una chiesa locale

Non siamo stati creati per stare da soli. Dio vuole che ognuno dei suoi figli frequenti una chiesa  locale (Ebrei 11:21-25) dove «la dottrina del Vangelo sia insegnata e creduta, gli ordinamenti amministrati, e l’ adorazione pubblica condotta più o meno puramente» (CFW 25.4).

Scrivici se hai bisogno di aiuto a trovare una chiesa.

Noi siamo situati nella zona del Lago Trasimeno, tra Perugia e Arezzo. Vieni a trovarci: www.ChiesaTrasimeno.com

Copyright © 2023 · www.RisorseRiformate,com - Tutti Diritti Riservati.